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SILVIA CIACCIO, LUOGO SENSIBILE


SPAZIO BIG SANTA MARTA, nella persona di Massimo Ciaccio, è lieta di presentare la mostra personale di Silvia Ciaccio (Milano, 1985) dal titolo LUOGO SENSIBILE, curata da Luca Zuccala. Si tratta di un percorso artistico caratterizzato da una profonda ricerca poetico-filosofica e dalla sperimentazione di diversi materiali. Carte veline, fogli da stampa, superfici di acciaio corten rappresentano quel luogo sensibile – percepito e vissuto attraverso i sensi – che si situa nello spazio liminare tra cielo e terra, luogo di struggenti nostalgie, di ricerca di senso, luogo del cuore e dell’anima.

Le superfici pittoriche diventano così paesaggi interiori, attraversati dal vento e abitati da atmosfere astratte. Lo sguardo libero e sognante apre varchi e fessure verso l’infinito, oltrepassando le ferite del cammino che ancora segnano le carte.

La natura stessa dei materiali è estremamente evocativa: la trasparenza e l’apparente fragilità della carta velina, la natura grezza e semplice della carta da pacco, la solidità dell’acciaio corten, materiale vivo e cangiante fino a quando, arrivato ad un certo stadio della sua vita, fissa in un istante il suo processo di ossidazione.

L’artista è profondamente attratta dalla natura onirica del colore – “Il mondo è per me colore prima di essere cosa”, afferma – e ne indaga la composizione: l’essenza liquida e leggera dell’acquerello, la componente materica e corposa dei colori ad olio, la lucentezza delle tempere, la pienezza dei colori acrilici.

La poetica di Silvia Ciaccio si esprime attraverso il linguaggio della natura: aria, acqua, vento e luce invadono i luoghi pittorici.

L’artista va alla ricerca dell’origine delle cose facendo uso di una “pittura diretta”: rarissimo l’uso del pennello, le dita della mano, intinte nel colore, sfiorano le carte lasciando tracce di un vissuto personale e universale.

Affascinata dalle letture sognanti e poetiche di Gaston Bachelard, l’artista raccoglie sui fogli le tracce delle sue rêverie, trattenendo sulla terra una profonda nostalgia del cielo.

La dimensione celeste permea spazio e tempo nel lavoro dell’artista tracciando sentieri di immaterialità in cui il colore diventa traccia dell’invisibile.

La pittura di Silvia Ciaccio è costantemente accompagnata dalla parola di una mano pensante sulla propria arte e sul lavoro di artisti con i quali nasce un silenzioso e intenso dialogo. La riflessione linguistica accompagna la sensibilità pittorica in una consonanza profonda e ricca di senso.

La mostra è accompagnata da un video realizzato da Claudio Ciaccio (Milano, 1990) che coglie e restituisce l’essenza del lavoro dell’artista entrando silenziosamente nel suo atelier.

Per l’occasione è stato realizzato un catalogo, il cui progetto grafico è stato curato da PLUS ULTRA studio, nella persona di Alessandra Castelbarco Albani, e le foto sono state realizzate da Claudio Ciaccio e Davide Comelli.

Al fine di rispettare le norme di distanziamento sociale per prevenire il contagio da COVID 19, l’evento di inaugurazione si svolgerà giovedì 8 ottobre 2020 dalle ore 18.00 alle ore 21.00 su invito.

 

La mostra è aperta al pubblico nei seguenti orari:

lunedì – venerdì 10.00 – 18.00

 

Per appuntamenti:

Silvia Ciaccio

silviaciaccio@hotmail.it

 

Maria Pia Ciaccio

robertociaccio@hotmail.com